Sono proseguite oggi le operazioni di trasferimento di migranti dal Cara di Mineo iniziate il 7 febbraio scorso con i primi 50 verso Trapani e Messina e continuate 11 giorni dopo con la partenza di 50 migranti con destinazione Enna e Caltanissetta. Altri 50 ospiti del Centro accoglienza richiedenti asilo più grande d’Europa hanno lasciato la struttura per essere trasferiti a Palermo e Messina.
Prima del 7 febbraio nel Cara di Mineo erano ospitati 1.244 migranti . Il centro d’accoglienza era stato inaugurato nel 2011 dal governo Berlusconi ed è arrivato ad ospitare oltre quattro mila migranti nell’ex residence degli Aranci, che era riservato ai militari americani di stanza nella base di Sigonella e ai loro familiari.
L’operazione odierna è stata coordinata dalla Prefettura di Catania secondo un calendario varato dal Viminale. Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha annunciato la chiusura del Cara di Mineo entro la fine del 2019.
Per Igor Gelarda, responsabile regionale enti locali della Lega, ed Elio Ficarra, responsabile enti locali in provincia di Palermo, “smantellare il Cara di Mineo, come gli altri campi profughi in Italia, significa mettere finalmente i lucchetti a luoghi dove proliferano brutalità di ogni genere con violenze sulle donne, a partire dallo sfruttamento della prostituzione. Senza contare i rischi a cui sono sottoposti gli operatori delle forze dell’ordine, che lavorano in condizioni di scarsa sicurezza”.