Giornata convulsa oggi all’Assemblea regionale siciliana, che è sembrata risvegliarsi dal torpore. La Conferenza dei capigruppo si è riunita stamani a Palazzo dei Normanni e ha deciso che l’Ars tornerà a riunirsi martedì prossimo per incardinare due disegni di legge, quello sulla tutela paesaggistica voluto dall’assessore ai beni culturali Sebastiano Tusa, morto nel disastro aereo dell’Ethiopian Airlines, e quello sulle politiche giovanili. L’organismo ha chiesto, sempre per martedì, l’audizione in aula dell’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao per avere informazioni sul negoziato con lo Stato per la spalmatura trentennale del disavanzo. In stand-by la questione del ‘collegato’: se in commissione Bilancio dovesse arrivare il voto finale, il testo potrebbe approdare in aula tra mercoledì e giovedì. In conferenza dei capigruppo si è discusso anche della pausa elettorale: proposte due bravi pause dei lavori parlamentari in concomitanza con le amministrative del 28 aprile e delle europee del 26 maggio.
Riunito anche il Consiglio di presidenza dell’Ars che ha deliberato la richiesta di costituzione di parte civile sul “caso Ettore Morace”, l’armatore della Liberty Lines per il quale la Procura di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio, assieme ad altri indagati, nell’inchiesta ‘Mare nostrum’ su una presunta corruzione per i finanziamenti pubblici per i collegamenti con le isole minori. Non era invece all’ordine del giorno la vicenda vitalizi, quindi non affrontata dal Consiglio, tema che ha invece affrontato il gruppo di Forza Italia che ha designato Stefano Pellegrino per rappresentare gli azzurri nella “Commissione parlamentare speciale in materia di contenimento della spesa relativa agli assegni vitalizi per i deputati cessati dal mandato”. La commissione sarà chiamata a redigere un apposito disegno di legge sulla materia che è già stata oggetto di un accordo in Conferenza Stato – Regioni. L’intesa raggiunta a Roma, dovrà avere un passaggio parlamentare a Sala d’Ercole, mediato dalla commissione, entro il 30 maggio: pena una riduzione dei trasferimenti dello Stato alla Sicilia.
I deputati del movimento 5 stelle all’Ars, componenti della commissione Affari istituzionali, Matteo Mangiacavallo, Giancarlo Cancelleri, Gianina Ciancio ed Elena Pagana, hanno messo a punto una proposta di legge “che mira – dicono – a mettere una pezza alla falla determinata dall’autonomia statutaria della Regione Siciliana, e alla consequenziale competenza esclusiva sull’ordinamento degli enti locali anche in materia elettorale”. Il mancato recepimento della norma nazionale, non obbliga, in Sicilia le istituzioni, i partiti e i movimenti politici alla pubblicazione di curriculum ed eventuali pendenze giudiziarie sui propri siti web dei candidati che corrono alle elezioni politiche, regionali e comunali nei centri con popolazione superiore ai 15 mila abitanti. “Alla prossima conferenza dei capigruppo – afferma il capogruppo Francesco Cappello – chiederemo la trattazione in via prioritaria del nostro disegno di legge”.
Si è riunito oggi anche il gruppo parlamentare del PD all’Assemblea regionale siciliana convocato dal presidente del gruppo, Giuseppe Lupo alla presenza del segretario regionale del PD, Davide Faraone. L’incontro è servito per fare il punto sulle azioni da mettere in campo in vista dei prossimi passaggi d’Aula e “per dare – affermano in una nota -ancor più slancio all’opposizione nei confronti del governo Musumeci”. I parlamentari Pd con il segretario regionale hanno affrontato alcune delle priorità su cui i dem intendono impegnarsi già dai prossimi giorni: “dal collegato alla Finanziaria alle riforme indispensabili per una regione snella ed efficiente, dalla questione delle infrastrutture a quella dei rifiuti, dai temi dell’ambiente e del patrimonio culturale a quelli legati allo sviluppo e all’occupazione, dall’agricoltura al turismo”. Insomma tanta carne al fuoco, almeno a parole. (red)
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