Non solo un calcolo statistico, ma numeri e dati che dimostrano quanto e come l’Assemblea regionale siciliana non lavori più. Un dossier presentato dal Movimento cinque stelle stamane all’Ars per dimostrare come il luogo comune di un parlamento regionale inattivo non sia del tutto infondato. A presentare i risultati della ricerca, effettuata attraverso un calcolo della media delle sedute d’aula e del tempo effettivo in cui si è lavorato in ogni seduta, sono stati i parlamentari Stefano Zito, Francesco Cappello, Elena Pagana. Sono 246,33 le ore lavorate nel 2018, con una media di 7,25 giorni lavorativi al mese. In totale 87 giorni in un anno.
“La media è di 20 ore e 32 minuti al mese, circa 5 ore a settimana, contro le 20 ore settimanali in media di un normale lavoratore – ha osservato Zito che ha ancora sottolineato: dopo i primi 4 mesi del 2018, in cui era in vigore l’esercizio provvisorio, sono state fatte 66 ore di lavoro, magicamente dopo l’approvazione della finanziaria c’è un mese, il mese di maggio in cui l’Ars ha lavorato solo 4 ore e 34 minuti. In totale i giorni lavorativi per l’Ars nel 2018 sono stati solo 87 giorni. Ad eccezione dei mesi in cui in Aula sono stati analizzati i documenti finanziari, nel resto dell’anno ci sono stati mesi in cui abbiamo lavorato appena 10 ore”.
L’attività delle commissioni parlamentari è in media di 9,42 ore a settimana. Nessuna commissione supera le due convocazioni a settimana, la più produttiva è la Commissione bilancio con 1,66 sedute a settimana. Riprova che di fatto ormai l’Ars si occupa solo di legge di bilancio, variazioni e finanziaria. “Per contro – hanno osservato i deputati – l’Ars costa più della Casa Bianca che spende circa 136 milioni di euro in un anno, mentre l’Assemblea costa 137 milioni e 500 mila euro”.
Mille euro al minuto: tanto facendo i calcoli costerebbe, alle casse pubbliche, l’attività dei 70 inquilini di Sala d’Ercole nel 2018 in rapporto alle ore lavorate in aula (246 ore e 33 minuti) e ai 15 milioni di euro pagati per le indennità dei parlamentari. Complessivamente sono 394 i ddl presentati, di cui solo 21 sono diventati legge. I più produttivi proprio i pentastellati con il 44, 75 per cento di atti parlamentari presentati, seguiti dal Pd con il 20,82 per cento e DiventeràBellissima con il 10,18 per cento. Record negativo, invece, a Sicilia Futura (0,52 per cento) e Fratelli d’Italia (2,66 per cento).
I deputati pentastellati annunciano anche una proposta di modifica del regolamento dell’Ars che sarà presentata nei prossimi giorni per prevedere sanzioni per le assenze ingiustificate che vanno dal 2 al 10 per cento dello stipendio del parlamentare. Il M5S pianifica così un giro di vite sulla condotta dei parlamentari regionali.
“Nonostane si lavori poco – ha detto Zito – ci sono molte assenze e congedi, nelle prossime settimane depositeremo una modifica del regolamento che preveda sanzioni per chi non si presenta in Aula e alcuni passaggi per fare lavorare di piu le commissioni”. “L’articolo 36 del regolamento – ha poi osservato Pagana – stabilisce che se un componente di commissione si assenta senza giustificato motivo per tre sedute consecutive, il presidente dell’Assemblea infligge la censura e in caso di ulteriore assenza ingiustificata, lo dichiara decaduto, una regola mai applicata”. (L.P.)
(sicilia.admaioramedia.it)