
Maurizio Gentile
La tratta ferroviaria ad alta capacità Messina-Catania-Palermo “abbiamo chiarito che si concluderà nel 2025 una prima macrofase, che prevede il collegamento veloce con due tratte a doppio binario da Catania a Catenanuova (EN) e da Fiumefreddo (ME) fino a Lercara (PA) e poi un collegamento interno con un binario veloce, e questo consentirà di andare da Palermo a Catania in un’ora e 50 minuti. E’ un intervento che si concluderà nel 2025″.
Lo ha detto Maurizio Gentile, amministratore delegato e direttore generale di Rete Ferroviaria Italiana, uscendo da Palazzo Chigi dopo aver preso parte al tavolo presieduto dal ministro per il Sud Barbara Lezzi, su 3 Cis (Contratto istituzionale di sviluppo) riguardanti tre infrastrutture ferroviarie al Sud. Si tratta certamente della realizzazione della tratta ad alta capacità più indietro del meridione, rispetto alle altre due, la Napoli-Bari-Lecce-Taranto e la Salerno- Reggio Calabria.
“Abbiamo fatto il punto – ha spiegato Barbara Lezzi – tra due mesi ci rivediamo anche perchè sono stati presi degli impegni da parte di Rfi da osservare. Ho detto a tutti i componenti del tavolo che dal momento che i Contratti istituzionali di sviluppo prevedono anche un regime sanzionatorio, dai prossimi incontri si avvieranno le sanzioni nel momento in cui ci sono ritardi non giustificati”. “Queste infrastrutture – ha sottolineato il ministro – servono anche a lanciare le Zes, se si fanno tanti provvedimenti ma non si dà il giusto grado di efficienza nei collegamenti è come non farle. All’interno dei tre Cis ci sono diverse tratte, ci sono conferenze dei servizi, pareri, Via, Vas, c’è da fare i bandi e le assegnazioni, nel momento in cui si prendono impegni devono essere rispettati. Nel 2019 saranno state fatte tutte le assegnazioni? Bene. Non sono state fatte? Perchè? Se non c’è una ragione si sanziona”.