Giacevano in fondo al mare da oltre 70 anni e ora sono stati recuperati dalla Marina Militare. Dal 23 maggio al 2 giugno i palombari del Gruppo operativo subacquei (Gos) del Comando subacquei ed incursori (Comsubin), distaccati al Nucleo Sdai (Sminamento difesa antimezzi insidiosi) di Augusta, hanno condotto due operazioni subacquee nelle acque della provincia di Siracusa per neutralizzare 395 ordigni esplosivi a Marchesa di Cassibile e, in collaborazione con il personale imbarcato sul cacciamine Crotone, una mina da fondo inglese rinvenuta al largo di Marzamemi. Gli interventi d’urgenza del Nucleo Sdai sono stati richiesti dalla Prefettura di Siracusa a seguito della segnalazione di un apneista sportivo alla Capitaneria di porto. La prima operazione ha permesso di rimuovere e neutralizzare 87 bombe a mano, 232 proiettili navali di vario calibro, 12 bombe da mortaio, 64 bombe da fucile e 4.000 munizioni per armi da reparto, tutti risalenti alla seconda guerra mondiale. Mentre dall’1 al 2 giugno gli uomini dello Sdai sono intervenuti a 38 metri di profondità ed al largo di Marzamemi per imbragare, rimuovere e distruggere una grande mina da fondo inglese modello MK5. Entrambi gli interventi sono stati condotti attraverso le consolidate procedute in uso al Gruppo operativo subacquei, tese a preservare l’ecosistema marino in una zona di sicurezza individuata dalla locale Autorità Marittima.
“Garantita così la balneazione in quell’area così densamente popolata durante questo periodo” – afferma il comandante del Nucleo Sdai di Augusta, tenente di vascello Marco Presti . “In occasione della ripresa della stagione balneare voglio ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti simili che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento alla locale Capitaneria di Porto o alla più vicina stazione dei carabinieri”. (com)
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