“E’ ferma intenzione” di Paolo Ruggirello, l’ex deputato trapanese dell’Assemblea regionale siciliana arrestato ieri per associazione mafiosa nell’operazione Scrigno, insieme ad altre 24 persone, “di dimettersi con effetto immediato” dal Partito democratico, al quale ha aderito nel 2014, “al fine di evitare affrettate e ingiustificate conclusioni che possano coinvolgere anche il PD”.
Lo rendono noto i legali del politico, gli avvocati Enrico Sanseverino del foro di Palermo e Vito Galluffo, del foro di Trapani.
Ruggirello, detenuto al carcere Pagliarelli di Palermo, davanti al gip Piergiorgio Morosini, nell’interrogatorio di garanzia si è avvalso della facoltà di non rispondere, “unicamente per consentire a questa difesa – aggiungono – di consultare il corposo fascicolo degli atti di indagine e di predisporre una più attenta difesa in un interrogatorio che a breve verrà richiesto e nel corso del quale consentire all’onorevole Ruggirello di respingere le gravi accuse che vengono contestate”.
Ieri il deputato regionale dem Antonello Cracolici aveva sollecitato i vertici siciliani del suo partito a sospendere l’ex parlamentare, ma il vice segretario Antonio Rubino aveva replicato che non era iscritto da due anni.
(sicilia.admaioramedia.it)