E’ ferma all’attracco, a un miglio e mezzo dall’isola di Lampedusa la nave Mare Jonio della ong “Mediterranea Saving Humans”, che ieri sera ha soccorso in acque internazionali, a 42 miglia dalle coste libiche, 50 persone che si trovavano a bordo di un gommone in avaria. Mare Jonio ha reso noto, in una nota diramata dalla ong, di aver tratto in salvo tutte le persone a bordo comunicando ad una motovedetta libica giunta sul posto a soccorso iniziato di avere terminato le operazioni. Tra le persone soccorse, 12 risultano minori. Il capo missione è Luca Casarini, già leader dei no-global e ora segretario siciliano di Sinistra Italiana. L’imbarcazione è scortata, dall’ingresso nelle acque territoriali italiane, da una unità della Guardia di finanza .
“La posso vedere dal mio ufficio qui in Comune”, dice il sindaco di Lampedusa Salvatore Martello. “Non c’è motivo che non entrino in porto, se sono in difficoltà. Il porto è aperto, non c’è nessuna ordinanza. La nave ha bandiera italiana e non si può tenere questa imbarcazione fuori da un porto italiano. Questo è il primo punto. Poi si pone un problema di sbarco di migranti. Qui deve intervenire la capitaneria di porto che deve salire a bordo e valutare”. “Mi chiedo però – aggiunge – perchè il 6 e 7 marzo scorsi sono entrate in porto due barche senza bandiera, non italiane, e i migranti sono stati prelevati e accompagnati dai carabinieri nel centro di accoglienza”.
Ma secondo il ministro dell’interno Matteo Salvini, “Hanno raccolto questi immigrati in acque libiche, in cui stava intervenendo una motovedetta libica. Non hanno ubbidito a nessuna indicazione, hanno autonomamente deciso di dirigere verso l’Italia per motivi evidentemente ed esclusivamente politici. Non hanno osservato le indicazioni delle autorità e se ne sono fregati dell’alt della Guardia di Finanza. Ora, se uno Stato esiste – ha concluso Salvini – se delle convenzioni internazionali, delle leggi e dei confini esistono, non è la prima nata capitanata da dei tizi dei centri sociali che può decidere cosa si fa e dove si va”.
Per l’altro vicepremier Luigi Di Maio “Questa ong da quello che sembra, ancora una volta, non ha rispettato le regole, ha disobbedito alle direttive della guardia costiera libica. La novità è che batte bandiera italiana e questo può essere un modo per far rispettare meglio le regole. Vogliamo verificare come fare rispettare le regole a questa Ong che batte bandiera italiana. Non sarà un nuovo caso Diciotti, in queste ore dobbiamo risolverlo e abbiamo il potere come Stato italiano di agire sulla bandiera di questa nave”.
Intanto per uno dei migranti, affetto da sospetta polmonite, è stata chiesta l’evacuazione medica. La Guardia di finanza è salita per accertamenti e per esaminare la documentazione di bordo. (RED)