
Musumeci con Nicola Lamia, Michele Rallo e Giuseppe Bica
“Abbiamo deciso di dar vita ad un movimento d’opinione – non un partito- che abbia lo scopo di promuovere gli interessi della provincia di Trapani nei confronti del governo regionale. Il nuovo movimento – per cui é stato scelto il nome di Alleanza Trapanese – é al momento limitato all’ambiente di Diventerá Bellissima, ma non esclude di aprire in un secondo tempo le sue fila anche ad esponenti del mondo esterno”.
E’ la decisione presa – si legge in una nota – nel corso di un incontro a Castellammare del Golfo da “numerosi esponenti dell’ala critica di Diventerá Bellissima”, il movimento che fa capo al Presidente della Regione, Nello Musumeci, come l’ex parlamentare di An Michele Rallo, Giuseppe Bica, primo sindaco siciliano ad aderire a #DB nel 2014, lo “storico” consigliere comunale mazarese Aurelio Norrito, e vari dirigenti e consiglieri comunali di Trapani, Erice, Custonaci, Castellammare, Mazara del Vallo, Salemi, tra cui Nicola Lamia e Giuseppe Vassallo. Numerose anche le adesioni giunte da altri comuni della provincia. Un gruppo che alle regionali ha sostenuto l’ex coordinatore provinciale Paolo Ruggeri, poi sostituito con la giovane mazarese Giulia Ferro. Circa la scelta di Musumeci di perseguire il progetto di un nuovo partito meridionalista, da federarsi ipoteticamente con la Lega, i presenti hanno manifestato le loro perplessitá.
Ma il centro del dibattito è stato sui provvedimenti del governo regionale in relazione al territorio trapanese. Anche qui non sono mancate le critiche, “che hanno investito soprattutto il metodo con cui certe decisioni sono state calate dall’alto; ivi comprese le scelte di manager e dirigenti per gli enti regionali di questa provincia. Le nomine hanno costantemente ignorato le professionalitá espresse dal nostro territorio, imponendo invece dei nominativi provenienti da altre province. Ultimo episodio, che segue le nomine nel settore della sanitá, é quello relativo al brusco esautoramento del validissimo direttore del Museo Pepoli, il trapanese Luigi Biondo, e della sua sostituzione con un incaricato proveniente da altro circondario. In sostanza, si ha l’impressione che il vertice di Diventerá Bellissima e la sua delegazione al governo regionale si muovano senza alcun collegamento con il nostro territorio, dove pure il presidente Musumeci poteva contare su un robusto nucleo di qualificati esponenti politici – conclude la nota – che da vent’anni a questa parte sono stati al suo fianco nella lunga battaglia che lo ha alfine portato alla presidenza della Regione Siciliana”. (Vorl)
(sicilia.admaioramedia.it)