Falsi incidenti stradali e vere fratture provocate a vittime complici. Su delega della procura di Palermo, i carabinieri con l’”Operazione Over” hanno eseguito un’ordinanza emessa dal gip a conclusione di indagini nei confronti di 41 persone. Gli arrestati sono 16, di cui nove ai domiciliari; ad altri 25 indagati è stata notificata la misura cautelare di presentazione alla polizia giudiziaria – a vario titolo accusate di associazione per delinquere finalizzata alle frodi assicurative, lesioni gravissime, falso, calunnia, autocalunnia, rapina e intercettazione abusiva. Le indagini – condotte dal Nucleo investigativo del Gruppo carabinieri di Monreale – hanno accertato l’esistenza di un’associazione per delinquere attiva a Palermo e nel suo hinterland, specializzata in frodi alle assicurazioni mediante la simulazione di incidenti stradali con lesioni personali, nonchè di numerosi altri reati contro la persona, il patrimonio, la fede pubblica e l’amministrazione della giustizia. I servizi di osservazione e le intercettazioni hanno documentato una serie continua e ininterrotta di frodi in assicurazioni e reati per lesioni personali inferte con particolare crudeltà. Le lesioni alle vittime consenzienti venivano inferte senza alcun tipo di anestetico utilizzando un pesante mattone di tufo, mentre per simulare le abrasioni derivanti dallo sfregamento sull’asfalto erano usati fogli di carta abrasiva.
Frequente il ricorso a complesse messe in scena di falsi incidenti stradali e a documenti falsi. Precisi i compiti della gang: scelta del candidato cui provocare lesioni, individuazione dei mezzi assicurati da fare risultare coinvolti nel sinistro, del luogo e delle persone da impiegare per causare le lesioni e nella simulazione, gestione delle pratiche di risarcimento con le compagnie assicurative), per cui risultava necessario avere la disponibilità di un congruo numero di persone pienamente consapevoli disponibili a realizzare le frodi. Per la prima volta in casi simili, il provvedimento cautelare ha colpito anche le vittime compiacenti dei simulati sinistri, i falsi conducenti dei veicoli investitori, i falsi testimoni e i fornitori dei mezzi utilizzati.
L’organizzazione si avvaleva di una cerchia ristretta di collaboratori: organizzatori e procacciatori di vittime, testimoni e autisti di mezzi da utilizzare per gli incidenti, nonchè di numerose vittime consenzienti, falsi testimoni e autisti dei veicoli coinvolti. Alcuni erano specializzati nella ricerca delle potenziali vittime, soprattutto in contesti di degrado e povertà, in alcuni casi anche colpite da disabilità intellettive o da tossicodipendenza, al fine di riuscire pià facilmente a contenere le loro richieste di denaro. (red)
(sicilia.admaioramedia.it)