Contrordine, compagni! La frase “nella locandina, tra coloro che avrebbero dovuto intervenire, compariva il nome di tale Francesco Paolo Ciulla, che non conosco”, contiene un errore di stampa, e pertanto va letta: “nella locandina, tra coloro che avrebbero dovuto intervenire, compariva il nome di tale Francesco Paolo Ciulla, che conosco”…
Giovannino Guareschi avrebbe certamente scritto così nel commentare la decisione del dirigente scolastico dell’Alberghiero “Piazza” di Palermo di ritornare sui suoi passi. E così la presentazione della ristampa anastatica del volume “Cucina futurista” prevista per il 13 maggio e poi annullata si farà martedì prossimo 28 maggio. Era stata Ad Maiora Media a sollevare il caso lo scorso 12 maggio nel pezzo: Palermo: annullata per “antifascismo” la presentazione all’Alberghiero di “Cucina futurista” di Marinetti.
La deputata di Fratelli d’Italia Carolina Varchi l’indomani l’aveva ripreso: “Impedire a un appassionato e cultore di libri d’epoca di presentare all’interno dell’istituto alberghiero il libro sulla cucina futurista significa anche non accettare il sereno dialogo democratico e non voler offrire agli studenti l’opportunità di conoscere fatti e provocazioni artistiche di grande rilevanza culturale”. Il preside aveva giustificato la soppressione dell’evento solo perché “non è stato corretto inserire interventi non concordati ed esporre la scuola ad eventuali strumentalizzazioni”. Il 14 maggio il senatore Maurizio Gasparri di Forza Italia, aveva chiesto addirittura di rimuovere il preside.
Adesso il preside ha emanato la Circolare 1573, con cui autorizza la presentazione del volume “ La Cucina Futurista” di Filippo Tommaso Marinetti nell’Aula magna per martedì 28 maggio, ore 8.50, alla presenza degli studenti di tutte le V classi dell’Ipseo, addirittura come evento “nell’ambito delle attività di Alternanza scuola lavoro. Gli studenti avranno l’occasione di acquisire competenze professionali legate al settore della preparazione e somministrazione di pasti della cucina futurista”. E nella locandina compare anche il logo del Centro Librario Occidente di Ciulla, che è compreso tra i relatori. Quindi da apprezzare il ripensamento del preside Pecoraro.
E per dirla sempre come l‘Unità di Guareschi: “Niente ci deve essere di comune tra noi e i saragattiani. Spezziamo ogni tegame”… (Vorl)
(sicilia.admaioramedia.it)