La Guardia di Finanza di Bagheria oggi ha sequestrato cinque automezzi che erano parcheggiati, con a bordo oltre 5 tonnellate di tonno rosso in pessime condizioni di conservazione, in attesa di ripartire per rifornire esercizi commerciali del palermitano.
Salgono così a quasi 14 le tonnellate di tonno rosso sequestrate in un mese in Sicilia da quando lo scorso maggio si è aperta la campagna di pesca. Circa 150 esemplari, considerato che un tonno mediamente pesa circa 100 chili. Praticamente la stessa quota che il ministero aveva assegnato alla tonnara fissa di Favignana, e che aveva suscitato tanto clamore nella politica isolana.
E questo è solo quanto emerge dai controlli di Guardia costiera, Guardia di Finanza, Carabinieri e aziende sanitarie provinciali nell’ambito dell’azione di contrasto ai fenomeni dell’abusivismo commerciale, della pesca di frodo e della messa in commercio di prodotti ittici pericolosi per la salute umana, ma tanto prodotto pescato illegalmente riesce a finire nei mercati e nelle pescherie e infine nelle tavole dei siciliani.
Gli esemplari di tonno rosso fruttano ingenti guadagni sul mercato nero dei prodotti ittici “pregiati”, in dispregio delle “quote pesca” dell’UE, procurando un serio problema allo sviluppo della fauna marittima e determinando l’immissione sul mercato di prodotti non sicuri dal punto di vista igienico sanitario, soprattutto se non conservato in maniera corretta, causando la cosiddetta sindrome sgombroide.
Ma ripercorriamo i diversi sequestri:
L’11 giugno dieci esemplari di tonno rosso, di pregiata qualità, dal peso di oltre una tonnellata, sono stati ritrovati abbandonati lungo un tratto della strada sterrata di contrada ‘Bovara’ al confine tra Misterbianco e Motta Sant’Anastasia, nel Catanese.
I Finanzieri della Stazione Navale di Messina l’8 giugno hanno sequestrato 1.400 chili (1,4 t) di tonno rosso e altra tipologia di pesce rinvenuto all’interno di un furgone frigorifero, in procinto di lasciare l’isola, privo di qualsiasi documentazione idonea a certificarne l’origine.
Il 3 giugno I carabinieri hanno sequestrato 700 chili di tonno a un palermitano di 56 anni che aveva da poco caricato il furgone al porticciolo dell’Arenella a Palermo.
L’1 giugno a Misilmeri, 25 carcasse di tonno abbandonate sulla riva del fiume Eleuterio per un peso di circa 3 tonnellate. Lo strano ritrovamento è stato fatto dopo una telefonata anomina giunta alle forze dell’ordine. Qualcuno probabilmente si è liberato del grosso quantitativo di pesce abbandonandolo.
Sempre l’1 giugno 600 chili di tonno rosso sequestrati dalla polizia e dalla Guardia costiera nel mercato di Ballarò di Palermo. Il pesce, non adatto al consumo alimentare, è stato tutto distrutto.
Il 22 maggio la Guardia costiera ha sequestrato 615 chili di tonno rosso a Bari, proveniente dal trapanese.
Infine il 14 maggio Vigili del fuoco e Capitaneria di Porto di Palermo hanno recuperato nel mare di Sant’Erasmo cinque tonni, per un peso totale di oltre una tonnellata, pescati illegalmente e lasciato al largo alcuni galleggianti e gps per essere ripresi nel cuore della notte dai pescatori. (red)
(sicilia.admaioramedia.it)