“Non c’è l’ombra di alcun condono o di sanatoria nel disegno di legge di riforma Urbanistica della Regione. Non perchè si vogliano demonizzare la sanatoria o il condono, ma perchè si tratta di interventi che non possono giustificare una generalizzazione”. Così il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, durante la presentazione del disegno di legge, a Palazzo d’Orleans, a Palermo.
“Tra le priorità di investimenti per il governo regionale vi è la riqualificazione dei centri storici minori. Proprio la scorsa settimana abbiamo adottato in Giunta una delibera per interventi a favore dei centri storici dei comuni al di sotto dei 15 mila abitanti. Noi riteniamo che non ci sia bisogno di nuove case, piuttosto c’è bisogno di rendere abitabili, efficienti, quelle esistenti”. Ha aggiunto il presidente della Regione siciliana, in merito alla riqualificazione dei centri storici minori. “Promuoveremo una serie di bandi di agevolazione per i privati – spiega – per incoraggiarli a riqualificare la propria casa se ricadente nel centro storico e quindi se dotata di particolare interesse culturale, monumentale e artistico. Al tempo stesso la Regione interverrà direttamente sugli immobili pubblici, quelli di particolare pregio che aspettano di essere consolidati e riqualificati. La prossima settimana avremo un incontro operativo per capire di quante risorse disponiamo”.
Si punta sulla riqualificazione dell’esistente, immaginando uno sviluppo organico dell’isola senza consumo di suolo. Il tutto attraverso una semplificazione delle procedure che prevede un’ampia autonomia, quindi responsabilità, per i Comuni siciliani nelle scelte di carattere urbanistico. Insieme ad una riduzione notevole dei tempi di approvazione, che passeranno dagli attuali 540 giorni ai 180 previsti dal testo di riforma.
. “Il ddl – sottolinea Musumeci- non lascia spazio a nessuna ipotesi di condono ma noi siamo convinti che le centinaia di migliaia di sanatorie edilizie giacenti negli uffici tecnici dei 390 comuni dell’isola debbano, almeno, essere esaminate. Perchè fra quelle pratiche ci sono abusivismi assolutamente intollerabili ma ci sono anche abusivismi che posso essere accettati: come ad esempio se una finestra e’ stata aperta con un’ampiezza di 10-20 centimetri in più rispetto a quello che prevede la norma o se il sottotetto è diventato mansarda per il quarto figlio non previsto, arrivato e benedetto dal Signore”.
“Altro aspetto importante, sullo sfondo di questo articolato ddl, e’ l’attenzione che abbiamo voluto dare alle iniziative legate alla tutela dal rischio sismico e dal rischio idrogeologico – ha sottolineato Musumeci – Sono due rischi che la politica edificatoria degli ultimi decenni ha considerato marginali”.
Per l’assessore Toto Cordaro “la riforma di sistema non vuole essere soltanto la riforma di una legge ma anche di una impostazione del governo del territorio per gli anni a venire in Sicilia”. “Il ddl che abbiamo redatto grazie ai tecnici del dipartimento urbanistica, con l’ausilio di alcuni docenti e che ha visto coinvolto un mondo ambio – ha proseguito Cordaro – è una idea di sistema, una idea nuova di gestione del territorio. Sarà una rivoluzione: dalla fase autorizzativa a quella dei controlli”. (red)
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