L’Assemblea regionale siciliana ha approvato all’unanimità un ordine del giorno congiunto, espressione finale di questi due giorni di dibattito a Sala d’Ercole sul regionalismo differenziato.
Il testo impegna la Giunta regionale a chiedere al governo nazionale che una quota dei fondi destinati allo sviluppo infrastrutturale sia destinata agli investimenti nelle regioni del Sud, e di sospendere il processo di stipula delle intese con il Veneto, la Lombardia, l’Emilia Romagna, “finchè non siano definiti i livelli essenziali delle prestazioni che riguardano i diritti civili e sociali da garantire sul territorio nazionale”. Si auspica inoltre “una ricognizione preventiva dell’esperienza dell’autonomia regionale siciliana per verificare in quali termini e in quali ambiti l’autonomia statutaria si sia esplicata e valutare gli obiettivi raggiunti attraverso l’applicazione dello Statuto”.
Lo stesso ordine del giorno chiede che sia adottata “ogni iniziativa volta a tutelare le ragioni a tutela delle prerogative autonomistiche sia in sede politico-amministrativa che giurisdizionale, impugnando ogni disposizione della legge di approvazione e recepimenti che violino l’unita nazionale, l’uguaglianza, la solidarietà, e l’uniformità su tutto il territorio nazionale”.
Soddisfazione è stata espressa dal presidente dell’ARS, Gianfranco Miccichè. “Sono molto contento”, ha detto, “per la prima volta il Parlamento regionale si pronuncia all’unanimità su un documento che non è espressione della maggioranza, ma di tutte le forze politiche, compresi quelle che stanno oggi al governo nazionale, che rivendicano tutte insieme e con un’unica voce l’autonomia della Sicilia. Ora toccherà al governo regionale, che avrà a disposizione un mandato ampio, andare a trattare con Roma “.
L’aula è stata rinviata a martedì prossimo alle 15,00. (RED)
(siclia.admaioramedia.it)