
Il CDM di oggi a Reggio Calabria
Il Consiglio dei Ministri, riunito oggi a Reggio Calabria, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Erika Stefani, ha stabilito di impugnare innanzi la Corte Costituzionale la legge della Regione Siciliana n. 1 del 22/02/2019, recante “Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2019. Legge di stabilità regionale”. Lo rende noto un comunicato ufficiale di Palazzo Chigi.
Questo “in quanto varie norme in materia di personale invadono la materia dell’ordinamento civile e contrastano con i principi di coordinamento della finanza pubblica, nonché con il principio del pubblico concorso e del buon andamento della pubblica amministrazione, in violazione degli artt. 97 e 117, secondo comma, lett. l), e terzo comma, della Costituzione. Un’altra norma in materia di concessioni demaniali marittime viola il principio di tutela della concorrenza di cui all’art. 117, secondo comma, lett. e), della Costituzione. Un’ultima norma infine riguardante la gestione del patrimonio faunistico del territorio regionale viola l’art. 117, secondo comma, lett. s), della Costituzione, in materia di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema”.
Via libera invece per la legge regionale n. 2 del 22/02/2019, recante “Bilancio di previsione della Regione siciliana per il triennio 2019-2021”.
Un decreto, approvato sempre nel corso della riunione introduce misure urgenti su specifiche tematiche del settore sanitario, al fine di assicurare la continuità nell’erogazione dei LEA, le prestazioni sanitarie concernenti i livelli essenziali di assistenza. In particolare, si prevedono norme in deroga ai limiti di spesa per le assunzioni di personale medico e paramedico, in modo da poter far fronte alle attuali carenze, nonché altre disposizioni in tema di formazione specifica in medicina generale, di carenza di medicinali e di riparto del Fondo sanitario nazionale. (com)
(sicilia.admaioramedia.it)