
Giulia Grillo in visita all’ospedale dei Bambini di Palermo
La ministra della Salute, Giulia Grillo, oggi è stata in visita a Palermo, e si è recata prima all’Ospedale dei Bambini e poi all’Ismett, l’Istituto mediterraneo per i trapianti e terapie ad alta specializzazione. All’ospedale dei Bambini, a Palermo, il ministro è stata accompagnata nei reparti di chirurgia pediatrica, tra i piu’ nuovi del nosocomio, e quello di rianimazione. Dopo il fuori programma con un parente di un bimbo ricoverato che ha avvicinato il ministro protestando perche’ le stavano facendo vedere i reparti piu’ nuovi e dicendole che fino a ieri stavano verniciando alcune pareti della rianimazione proprio perche’ si aspettavano la sua visita, Giulia Grillo è stata portata nel reparto di malattie infettive. Era in compagnia del parlamentare M5s Giorgio Trizzino, che è stato direttore sanitario proprio nell’ospedale dei Bambini-Civico. All’Ismett ha visitato invece i reparti di Terapia intensiva, Trapianto di cuore e Pediatria.
“Sto facendo queste visite in tutta Italia per cercare di rendermi conto di persona dell’eterogeneità dell’offerta dei servizi, oltre le difficoltà che poi alcuni territori hanno rispetto ad altri. Per capire l’importanza degli interventi che bisogna mettere in atto a livello centrale, anche in vista del Patto della salute che stiamo scrivendo con le Regioni”. Cosi’ Giulia Grillo, che si è fermata anche a parlare con alcuni pazienti. “Ho trovato due realtà diverse essendo diversa la vocazione delle due strutture, ma con un alto livello sia professionale sia umano sia strutturale”, ha aggiunto, che rientrano in un’azione “di verifica rispetto all’offerta del territorio”.
Nessun blitz, la visita all’Ismett “era annunciata così come quella all’Ospedale dei Bambini – ha puntualizzato – era da tempo che dovevo venire, quindi, le famose visite a sorpresa non erano queste, le devo ancora fare”. Qualcuno, infatti, ha parlato di reparti ‘messi a nuovo’ per il blitz del ministro: “So che ci sono stati degli ospedali, non quello che ho visitato, che hanno migliorato un po’ l’aspetto: non ho la possibilita’ di verificare che sia realmente cosi’. Ora pero’ c’e’ la seconda parte – ha concluso – non so ancora dove andro’ dopo queste due visite, quindi di fatto, probabilmente le informazioni che sono girate non erano corrette rispetto a dove sarei andata”.
Sabato era stato il sindacato medico CIMO ad annunciarlo, non senza un velo d’ironia. “Probabilmente per tutto il week end, sarà un buon momento per i cittadini palermitani, grandi e piccoli, per ammalarsi – affermavano in una nota congiunta le segreterie aziendali– Non è che ci siano saldi di primavera, ma grandi pulizie, sì. Infatti, in tutti i Pronto soccorso della città stanno avvenendo grandi rinnovamenti e straordinarie pulizie. Le pulizie di primavera, come si usa nelle famiglie che si rispettino, appunto. Non si possono immaginare altre motivazioni, per cui tutti i direttori generali, contemporaneamente, abbiano deciso di pulire a fondo e sistemare il pronto soccorso dell’ospedale che gestiscono. Era ora! Certo – concludeva la nota -se nei prossimi giorni passasse qualche autorità, come il Ministro della Salute, a fare un blitz, sarebbe certamente una casualità”.
A chi ha fatto notare l’assenza dell’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, ha risposto evasivamente: “Non so se lo incontrerò, non so se ci arrivo. E’ un programma abbastanza denso quello di oggi”.
La ministra ha poi fatto il punto della sua attività: “I Lea (livelli essenziali di assistenza) sono finanziati – ha aggiunto – e siccome sono finanziati dalla scorsa legislatura in cui c’erano dei limiti rispetto ad alcuni nuovi Lea che sono stati inseriti, la discussione con il Mef è stata molto lunga, ma adesso siamo in fase di conclusione”. “Sulle liste d’attesa abbiamo istituito per la prima volta un fondo dedicato, abbiamo messo a disposizione 350 milioni di euro”. “Le Regioni hanno sessanta giorni di tempo per redigere il piano di governo delle liste di attesa, mentre il Governo nazionale sta istituendo un osservatorio in tema. “Stiamo costituendo l’Osservatorio centrale – ha spiegato -, che avrà la funzione di verificare quello che tutte le Regioni stanno facendo per garantire ai cittadini tempi che siano compatibili con la diagnosi e la cura perchè quelli non compatibili compromettono l’erogazione dei Lea”. Per quel che riguarda la composizione dell’Osservatorio, “lo stiamo studiando in questi giorni”, ha aggiunto.
Anche un impegno nella direzione di non creare delle disparità nel mondo della sanità con l’avvento del regionalismo differenziato, anzi aiuti per l’edilizia sanitaria per le regioni rimaste indietro. ” Ci sono diversi investimenti che le nostre regioni fanno difficoltà a cogliere. Abbiamo avviato un protocollo con Invitalia per aiutare le regioni, che hanno meno know how nella presentazione dei progetti, ad essere più rapide e non perdere le linee di finanziamento. L’impegno c’è tutto – ha concluso – non solo a non aumentare questo divario, ma a ridurlo”. (RED)
(sicilia.admaioramedia.it)