Più efficienza al sistema, tempi certi e trasparenti, blocco dell’intramoenia in caso di criticità, rimozione dei direttori delle Aziende sanitarie provinciali che non rientrano nei tempi massimi consentiti. Sono alcuni dei punti salienti del nuovo Piano per la gestione delle liste d’attesa (PNGLA), messo a punto dal ministero della Salute e approvato oggi dalla Conferenza Stato Regioni. Un piano, ha annunciato il ministro Giulia Grillo, per il quale sono stati stanziati 350 milioni di euro per ridurre i tempi di attesa entro tre anni. Il piano prevede che se l’attesa per un esame medico supera i tempi previsti per legge il paziente sia indirizzato in una struttura privata convenzionata senza costi aggiuntivi. Il rispetto di questi tetti sarà anche oggetto di valutazione dei direttori generali delle Asp: in caso di superamento, è possibile la loro rimozione. Nasce poi l’Osservatorio nazionale sulle liste d’attesa, composto da rappresentanti del ministero, dell’Agenas, dell’Iss e delle Regioni, che monitorerà la situazione, rileverà eventuali criticità e fornirà indicazioni per superare le disuguaglianze. Sul fronte della comunicazione, un’implementazione del Cup consentirà di consultare in tempo reale tutte le prestazioni sia nel pubblico che nel privato, prenotare e modificare gli appuntamenti già fissati. Solo la prima visita si dovrà prenotare via Cup, per le altre ci penserà direttamente il medico specialista. Infine, novità sul fronte dell’intramoenia: in caso di superamento del rapporto tra l’attività in libera professione e quella pubblica sulle prestazioni erogate, oppure di sforamento dei tempi di attesa massimi già individuati dalla Regione, si attua il blocco dell’attività libero professionale, fatta salva l’esecuzione delle prestazioni già prenotate.
Con l’approvazione del nuovo Piano per la gestione delle liste d’attesa prende il via un fondamentale percorso di avvicinamento della sanità pubblica verso i cittadini che si aspettava da tempo. Il Piano – si legge in una nota del Ministero della Salute- mancava da dieci anni e non è stato mai monitorato e applicato. Questo ha compromesso l’intero sistema delle prestazioni e, nel tempo, consolidato le storture che sono sotto gli occhi di tutti. Ora è il momento di cambiare, creando un nuovo modello più efficiente a aggiornato.
“Finalmente adesso avremo regole più semplici e tempi certi per le prestazioni che riportano il diritto alla Salute e quindi il cittadino al centro del sistema” dichiara il ministro della Salute, Giulia Grillo.
“Ho già dato mandato agli uffici del ministero per attivare al più presto l’Osservatorio Nazionale sulle liste di Attesa che avrà un ruolo determinante. Infatti, oltre ad affiancare Regioni e Province Autonome nell’implementazione del Piano, provvederà a monitorare l’andamento degli interventi previsti dal presente atto, rilevare le criticità e fornire indicazioni per uniformare comportamenti, superare le disuguaglianze e rispondere in modo puntuale ai bisogni dei cittadini” precisa Grillo.
E i deputati M5S all’Ars Francesco Cappello, Salvatore Siragusa, Antonio De Luca e Giorgio Pasqua chiedono che “la Regione Siciliana renda operativo senza alcun ritardo il nuovo Piano per la gestione delle liste d’attesa varato dal Ministero della Sanità. Chiediamo quindi all’assessore Ruggero Razza di attuare ogni iniziativa ed intervento per rendere efficace, il prima possibile, il piano nazionale e quindi di non sforare in alcun modo i tempi previsti di 60 giorni per elaborare Piano Regionale per la gestione delle liste di attesa”.
Critica l’Anaao.”Regioni e Governo si autoassolvono dalla responsabilità politica e gestionale del mantenimento e dell’allungamento delle attese, sempre più lunghe, per le prestazioni sanitarie indicando, di comune accordo, nei medici dipendenti il capro espiatorio ideale e nella loro attività libero professionale intramoenia la causa da rimuovere nel caso, non improbabile, che non si rispetti il piano delle illusioni che hanno stilato, pretendendo di definire il fabbisogno di prestazioni a prescindere dalle risorse disponibili”.
(sicilia.admaioramedia.it)