
Il segretario generale Cisl Annnamaria Furlan
Per la rete siciliana dei trasporti ci sono dodici miliardi di opere da sbloccare e che, se non affidate mediante gare nel giro di due anni, svaniranno nel nulla; 1900 “punti di criticità” nei viadotti; l’anomalia del Cas, il consorzio delle autostrade; il futuro del trasporto aereo; i ritardi nell’ammodernamento dei 1369 chilometri di linee ferrate e della rete autostradale “interamente a due corsie”. La rete delle infrastrutture in nell’isola rimanda all’immagine di una groviera o, anche, di una galassia tappezzata di mille buchi neri.
A scattarne la fotografia è il libro bianco “Connettere la Sicilia” della Cisl Sicilia presentato oggi a Palermo alla presenza, fra gli altri, del segretario generale Annnamaria Furlan, del segretario Sebastiano Cappuccio e del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. 234 pagine di dossier che passa ai raggi x lo stato di strade, autostrade, linee ferrate, porti e aeroporti della Regione, senza dimenticare il tema dell’insularità.
“Ci auguriamo che qualcosa prima o poi si muova sul fronte della cosiddetta continuità territoriale tra Sicilia e continente” ha sottolineato Cappuccio ricordando che il 4 febbraio 2016 il Parlamento europeo votò una risoluzione che riconosceva la condizione di insularità della regione, ma “tre anni dopo siamo pressocché dov’eravamo prima”. Per avere costantemente il polso della situazione dei trasporti e tenere dritta la barra di un settore che taglia trasversalmente l’economia, la Cisl Sicilia propone “l’istituzione, a Palazzo d’Orleans, di una cabina di regia interassessoriale, interistituzionale e aperta alle forze sociali”. “Pensiamo – concludeCappuccio – possa essere uno strumento strategico non solo nella logica della ricognizione ma anche in quella dell’organizzazione e della programmazione dello sviluppo in rete”. (com)
(sicilia.admaioramedia.it)