Le fibrillazioni all’interno di Forza Italia hanno contagiato anche il gruppo dell’UDC all’Ars. “Chi ha radici a sinistra non può certo strumentalizzare il nostro partito come comoda zattera per approdare ad altri lidi. Non saremo il traghetto di nessuno, c’è spazio solo per chi rinnega appartenenze altre, incompatibili con la storia e i valori incarnati dallo Scudocrociato”. A dirlo è Vincenzo Figuccia, deputato dell’Udc all’Assemblea regionale siciliana che replica alla capogruppo centrista Eleonora Lo Curto, che domenica sosterrà al ballottaggio al comune di Mazara del Vallo il candidato del centrosinistra Salvatore Quinci, “esprimendo così un voto contro leghisti, populisti, razzisti e sovranisti”. “Chi oggi nel partito utilizza ruoli istituzionali per mera arroganza – aveva dichiarato la Lo Curto – e, direi, anche profonda ignoranza, sia testimone dell’esempio dell’indimenticabile, insostituibile e rimpianto statista della Dc Aldo Moro, ucciso dalle Brigate Rosse proprio perché parlava alla sinistra democratica per costruire insieme al partito dei cattolici un’alleanza feconda per il Paese, con una visione di futuro orientata ad abbattere i muri”.
Per Figuccia “Personaggi del calibro di Aldo Moro, Giorgio Almirante o Enrico Bellinguer non possono essere affatto accostati al contemporaneo Gianfranco Miccichè, che nella migliore delle ipotesi si sta limitando a difendere i vitalizi di chi è stato deputato”. “Voglio ricordare a chi ha la memoria corta – conclude Figuccia – che la linea rimane quella dell’ultimo Consiglio nazionale dell’Udc in occasione del quale il vicepresidente di Forza Italia e presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha ribadito che il suo partito rimane fedele al progetto, condiviso con il segretario nazionale Lorenzo Cesa, di un centrodestra tradizionale che non si appiattisce sulle posizioni del Pd”.
In ogni caso a Mazara del Vallo la lista dell’Udc, così come quella di Forza Italia, non ha raggiunto il 5 per cento e quindi non sarà rappresentata in consiglio comunale.
AGGIORNAMENTO. Sulla questione è dovuto intervenire in serata il segretario nazionale dell’UDC Lorenzo Cesa: “”Le questioni personali siano e restino estranee al rapporto di piena collaborazione politica tra Udc e Fi in vista delle europee del 26 maggio. Tale rapporto sancito e stipulato a livello nazionale con il presidente Berlusconi e a livello regionale con il presidente dell’Ars e coordinatore regionale di Fi, Gianfranco Miccichè, non può essere compromesso da nessuno e soprattutto da chi, rivestendo ruoli istituzionali dentro l’Udc (la capogruppo Lo Curto, ndr), ha il dovere di condividere la linea e le indicazioni nazionali del partito” (red)
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