La Sicilia ha chiuso il 2018 in quarta posizione quanto a livelli di produzione vinicola, con quasi 5 milioni di ettolitri, corrispondenti al 10% della produzione nazionale.
La performance registrata dalla Regione in termini di valore economico generato per il segmento dei vini certificati è di 550 milioni di euro, con cui si piazza in quarta posizione, superata da Veneto, Toscana e Piemonte. La Sicilia si colloca invece al primo posto in Italia per superficie dedicata alla coltivazione biologica della vite. In Regione la superficie di vigne a coltivazione biologica ha superato i 35.900 ettari, pari al 34% della superficie nazionale (dati 2017). Dati emersi nel corso della presentazione di “Sicilia en Primeur“.
A fronte di questo vi sono i dati meno positivi, cioè quelli riguardanti le esportazioni nel 2018 (dati Istat): in Italia su 6,2 miliardi di euro di esportazione complessiva la fanno da padroni il Veneto con 2,2 miliardi, il Piemonte con 1,02 e la Toscana con 978 milioni. Per la Sicilia solo 138 milioni di euro, seppur 11 milioni in più rispetto al 2017, una quota poco significativa, superata anche da Trentino, Emilia, Lombardia, Abruzzo e Puglia. In un anno in Veneto i bianchi DOP sono triplicati in export, da 84 a 222 milioni di euro. Forse sarebbe un fenomeno da studiare e prendere ad esempio, così come il dato che vede le esportazioni di vini DOP (Denominazione d’origine protetta) cresciute del 10% e quelle di vini IGP (Indicazione geografica protetta) scese del 17%. E in Sicilia, sul fronte della qualità solo il 28% è costituito da vini DOP mentre il 54% IGP e un 18% da tavola. Percentuali che andrebbero scambiate.
Gli investimenti ci sarebbero: “La Sicilia si conferma la Regione italiana alla quale l’Ue assegna le maggiori risorse comunitarie per il comparto: oltre 55 milioni di euro, a testimonianza della capacità di spesa e di piena attuazione degli obiettivi prefissati dal Programma europeo”. Lo ha dichiarato l’Assessore regionale Agricoltura e Pesca, Edy Bandiera.
La Doc Sicilia, che può comprendere tutti i vini dell’intero territorio siciliano, non compresi in altre Doc, potrebbe essere una strada.
“L’incremento dell’imbottigliato della Doc Sicilia – ha sottolineato Antonio Rallo, presidente del Consorzio di tutela – 80 milioni nel 2018 e una previsione di 100 milioni per la fine di quest’anno- insieme alla reputazione sempre più elevata che hanno i nostri vini nei mercati di riferimento, sono la conferma che per le aziende siciliane la scelta di puntare sulla Doc Sicilia si sta dimostrando una strategia vincente. Il numero di imbottigliatori Doc Sicilia, tra l’altro, è in costante progressione: erano 126 nel 2017, sono saliti a 350 lo scorso anno, e nei primi tre mesi del 2019 sono diventati 388”. (Vorl)
(sicilia.admaioramedia.it)