Notificato l’avviso di conclusione delle indagini a 96 politici tra cui assessori regionali, deputati, sindaci. L’inchiesta è della procura di Termini Imerese, guidata da Ambrogio Cartosio, per voto di scambio e altri reati. Nell’inchiesta, scaturita da un’indagine sui fratelli Salvino e Mario Caputo, candidati alle regionali del novembre 2017, figurano tra gli altri l’ex presidente della Regione Totò Cuffaro, l’assessore regionale al Territorio Toto Cordaro, il capogruppo all’Ars di Diventerà Bellissima Alessandro Aricò, il sindaco di Termini Imerese Francesco Giunta, gli ex coordinatori della Lega in Sicilia, Alessandro Pagano e Angelo Attaguile. L’indagine è stata avviata sulle elezioni regionali del 2017, ma si è poi allargata alle amministrative di Termini Imerese. Attorno alle due elezioni sarebbe stato organizzato – secondo la procura – un sistema di scambi e di promesse che riguardavano posti di lavoro, esami di maturità, ammissioni ai test per facoltà a numero chiuso. In questo scambio sarebbero coinvolti esponenti di schieramenti diversi tra cui Filippo Maria Tripoli della lista “Popolari e autonomisti”, il quale era sostenuto dall’ex presidente della Regione Totò Cuffaro, e Giuseppe Ferrarello, ex sindaco di Gangi, candidato nella lista del PD.
Il caso da cui ha preso il via l’inchiesta è quello dei fratelli Caputo, Salvino e Mario. Il primo, ex deputato regionale ed ex sindaco di Monreale, a causa di una condanna non poteva essere candidato. Al suo posto è stato presentato il fratello, ma nella comunicazione elettorale sarebbe stato utilizzato un artifizio, o un raggiro secondo la Procura: il nome di Mario Caputo era accompagnato dalla indicazione “detto Salvino” che avrebbe indotto gli elettori a votare un candidato scambiandolo per l’altro.